Il Ministro Zanonato: la detrazione fiscale del 55% sarà prorogata Sabato 11 Maggio 2013 11:36 Il 30 giugno 2013 non sarà la data della fine della detrazione fiscale del 55% sulle riqualificazioni energetiche degli edifici. La promessa di una proroga dell'eco-bonus arriva dal neo Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato (nella foto a sinistra). Il ministro non è entrato nel dettaglio, ma ha comunque assicurato che la detrazione 55% sarà prolungata, forse di un anno, e la proroga sarà finanziata con 300 milioni di euro.
Va ricordato che il Decreto Crescita (dl n. 83/2012 convertito dalla legge n. 134 del 7 agosto 2012) ha prorogato la detrazione fiscale del 55% fino al 30 giugno 2013. Senza un'ulteriore riconferma, dal 1° luglio 2013 l’agevolazione verrebbe sostituita con la detrazione fiscale del 36% sulle ristrutturazioni edilizie che, dal 2012, non ha più scadenza. La detrazione del 55% viene riconosciuta alle spese sostenute per interventi che aumentino il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti, quali la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento, il miglioramento termico dell’edificio (finestre comprensive di infissi, coibentazioni, pavimenti), l’installazione di pannelli solari e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
I limiti massimi di detrazione variano a seconda del tipo di intervento: 100.000 euro (55% di 181.818,18 euro) per la riqualificazione energetica di edifici esistenti, 60.000 euro (55% di 109.090,90 euro) per gli interventi sull'involucro (pareti, finestre, compresi gli infissi, su edifici esistenti) e per l'installazione di pannelli solari, 30.000 euro (55% di 54.545,45 euro) per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
Dell'agevolazione possono usufruire tutti i contribuenti residenti e non residenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di intervento. In particolare, sono ammessi all’agevolazione le persone fisiche (tra cui i titolari di un diritto reale sull’immobile, i condomini per gli interventi sulle parti comuni condominiali, gli inquilini e chi detiene l’immobile in comodato), i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali), le associazioni tra professionisti e gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale. Fonte: Casa&Clima.com |